Lettera ai quotidiani


LETTERA AI QUOTIDIANI
Abbiamo scassato. Le parole con cui Il nuovo Sindaco di Napoli ha commentato la vittoria alle Amministrative di Maggio echeggiano ancora tra noi.
Quanto fosse dirompente la loro portata, intuita appena nella fase elettorale, è, oggi, sotto gli occhi di tutti.
Abbiamo scassato che, tradotto, significa abbiamo abbattuto un vecchio modo di fare politica in questa città; il modo che mette al primo posto gli interessi di parte e di partito, il modo che considera il perseguimento del bene collettivo un optional.
Quel modo che, grazie alla presa di coscienza di tanti italiani, è uscito sconfitto dalle elezioni di maggio e dai referendum. Anche a Milano. Anche a Napoli.
L'elezione di Luigi De Magistris a Sindaco di Napoli, una città che tutti davano per rassegnata, incapace di reagire allo stato di degrado in cui la mala politica l'ha ridotta negli ultimi anni, ha dimostrato che se c'è la volontà dei cittadini è possibile cambiare. E' possibile recuperare, insieme all'orgoglio di sentirsi napoletani, anche gli spazi di partecipazione civile e democratica.
Eleggendo De Magistris, Napoli ha dimostrato a tutta l'Italia che si può essere liberi nelle scelte; che si può mandare a casa chi non governa la res pubblica nell'interesse della collettività.
Ed è anche per questo che sin dai primi giorni di governo, con studiata lucidità, non sono stati risparmiati al nuovo Sindaco colpi bassi con l'obiettivo di dimostrare che, al di fuori di quel sistema partitico-politico, non esistono alternative percorribili
Ma i napoletani, e i tanti italiani, tantissimi anche nel Nord Italia, che stanno testimoniando solidarietà e che si sono correttamente informati sulle cause e sugli sviluppi più recenti di questa storia senza fine, non ci stanno.
Non ci stanno a far passare questa ennesima crisi dei rifiuti come la inevitabile conseguenza dell'incapacità dei napoletani e degli amministratori di affrontare le proprie difficoltà, di trovare soluzioni autonome e percorribili al problema.
Questa volta c'è un'Amministrazione credibile, c'è un Sindaco che si assume le proprie responsabilità, c'è una Giunta che sta lavorando giorno e notte per fronteggiare l'emergenza, per predisporre e attuare tutto quanto è necessario per avviare il corretto e completo ciclo dello smaltimento dei rifiuti e, soprattutto, c'è gran parte della città che, in totale sintonia col proprio Sindaco e con la Giunta, si sta impegnando in questa battaglia per far sì che Napoli raggiunga in tempi brevissimi livelli di raccolta differenziata propri di una città moderna.
E' vero, per troppe volte è stata chiesta solidarietà, gravando sugli altri per risolvere il nostro problema senza che poi, nulla cambiasse. Questo ci rende poco credibili agli occhi di coloro che fermano il loro sguardo in superficie.
Ma ad uno sguardo più attento non può sfuggire che quello che chiediamo oggi alle altre regioni, agli italiani tutti, è capire che questa volta è diverso, che c'è un impegno di tutta la città, dai massimi rappresentanti (Sindaco, Assessori, Consiglieri) ai cittadini, per la soluzione DEFINITIVA di questo dramma, di cui i primi a pagarne le conseguenze, economiche, sociali, di immagine, di credibilità, siamo noi napoletani.
Quanto accade a Napoli in questi giorni non è il problema di Napoli, ma è il problema di tutta la Nazione, perché ciò che è in gioco va ben oltre i cumuli di spazzatura presenti nelle strade della città.
Riguarda l'affermazione dello stato di Diritto in un Paese civile, il prevalere dei bisogni della collettività sugli interessi occulti, di qualunque natura essi siano.
Per questo è importante che anche la stampa faccia la sua parte, che assuma una posizione netta in questa battaglia, che informi con obiettività e chiarezza sui fatti.
Altresì, sono fondamentali per uscire dalla fase di estrema emergenza e per avviarsi finalmente ad una condizione di normalità, la solidarietà delle Regioni e l'impegno del Governo.
I napoletani si stanno adoperando a tutti i livelli per riconsegnare a se stessi e al mondo questa splendida città.
Napoli non va lasciata sola, proprio ora.
Presidio Piazza del Plebiscito
Di seguito l’elenco delle testate giornalistiche a cui inviare la nostra lettera. Consiglio di procedere ad un invio per volta, così si è certi che arrivino tutte a destinazione:
1. Repubblica,
larepubblica@repubblica.it;
2. Il Mattino
3.La Stampa
4.Corriere della Sera
m.demarco@corrieredelmezzogiorno.it